sabato 15 novembre 2008

FONTANA VENDUTA!





Non si tratta purtroppo di uno scherzo, da agosto le fontane italiane non erogano più un bene parzialmente pubblico.
Preso spunto dalla famosa gag di Totò e Nino Taranto, il ministro Tremonti ha creduto sia giunto il momento di attuare quanto profetizzato dai due attori e mettere in vendita, non più all’emigrato credulone, bensì a beneficio delle multinazionali, l’ipotetica Fontana di Trevi, ovvero il nostro bene più prezioso, l’acqua.
Con l’articolo 23bis del decreto 112/2008 convertito in legge 133/2008, del 25 agosto, il “superministro delle finanze” ha fatto varare dal parlamento, in modo subdolo, una legge che affida completamente ai privati, non più a società pubbliche partecipate, l’intera gestione del ciclo delle acque.
Ciò che fino ad ora ha riguardato solo il processo e la commercializzazione di acque imbottigliate, oggi si estende a tutte le falde, compreso quelle degl’acquedotti cittadini.
Questo avviene in agosto, un periodo dell’anno in cui si presta scarsa attenzione alle problematiche politiche, evitando, accuratamente, che i media riportino la notizia.
Un silenzio ancora più vergognoso giunge dalle forze politiche presenti in parlamento, le quali hanno lasciato che il testo fosse approvato, senza sostanziali modifiche, rinunciando ad esercitare il diritto istituzionale d’opposizione, in quanto presumibilmente impegnate nelle proprie vacanze
La legge è stata inserita nella programmazione finanziaria per il 2009, evitando così di poter esser sottoposta allo strumento referendario .
Sarebbe lecito, a tal proposito, interrogare l’On. Gianfranco Conte, in qualità di stretto collaboratore di Tramonti e membro cittadino del Parlamento, sui reali motivi cha hanno indotto all’approvazione del testo e sulle reali conseguenze che tale provvedimento apporta al tessuto sociale e in particolar modo alle classi più deboli.
Per questi motivi, noi de LaDestra e di Gioventù Italiana, abbiamo messo in campo, anche a Formia, una protesta silente ma alquanto efficace, al fine di portare a conoscenza della cittadinanza, ciò che noi reputiamo un’ignobile speculazione perpetrata ai danni dei contribuenti e lasciata passare inosservata dagl’organi d’informazione e dalle parti politiche.
Per questi motivi abbiamo apposto dei cartelli nei pressi di tutte le fontane formiane, i quali ironizzano sulla presunta vendita dalle stesse, sperando che con tale dimostrazione, si possa giungere alla coscienza dei politici, al fine di indurli ad attuare ogni forma di contrasto, previsto dalla legge, per evitare che lo scempio vada in atto.
Per questi motivi gli iscritti al partito di Storace, in collaborazione con il cartello “progetto H2O” si mobiliteranno in piazza, nei prossimi giorni, con gazebo informativi e petizioni popolari, cercando di limitare, con le proprie iniziative, l’esproprio da parte dei privati, dell’unico bene veramente inviolabile, l’acqua.

Responsabili cittadini di GIOVENTU’ ITALIANA
Massimo Giglio - Alex del Giudice

Portavoce cittadino de LaDestra
Emilio Sparagna

1 commento:

Gioventù Italiana FONDI ha detto...

Un abbraccio ed un saluto a braccio teso ai camerati di Formia da tutta la Comunità della Provincia di Latina.

Gioventù Italiana
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