lunedì 17 novembre 2008

Il mutuo sociale potrebbe diventare realtà a Roma

Il 13 novembre scorso, il Consiglio comunale di Roma, dopo un lungo dibattito sulla casa, ha approvato un ordine del giorno che ho presentato a nome de La Destra e che ha ottenuto i voti della maggioranza.
In particolare, sono stati accolti due punti del documento: il primo riguarda la necessità di modificare il Piano regolatore della Capitale, approvato in fretta e furia dalla maggioranza di Veltroni e che tolse le aree destinate alle case popolari, nonostante le ingenti risorse messe a disposizione di Roma fin dalla mia amministrazione regionale proprio per rispondere all’emergenza abitativa.
Il secondo punto approvato riguarda la proposta di “valutare ipotesi di intervento attivo dell’amministrazione in tema di mutuo sociale“, vista la necessità “sostenere il diritto alla proprietà della casa anche alle famiglie meno agiate”.

Credo che si tratti di un passo in avanti, si comincia a fare strada qualche idea che viene da destra e questo è positivo. Ora si tratterà di tradurre in delibera questo impegno e staremo sopra l’amministrazione capitolina, anche proponendo iniziative popolari a sostegno.
E’ stato rinviato, su richiesta dell’assessore alla Casa, Alfredo Antoniozzi, un altro punto del documento proposto da La Destra in Campidoglio, quello che invita “a studiare l’opportunità di modificare i criteri di assegnazione degli alloggi popolari, introducendo tra i criteri suddetti la nazionalità italiana”, visto “che troppo spesso le popolazioni immigrate godono di un trattamento privilegiato rispetto alle famiglie italiane nelle graduatorie di assegnazione delle case popolari”.

E’ ovvia la prudenza della maggioranza su quest’ultimo aspetto, magari hanno timore di farsi attaccare dalla sinistra, ma abbiamo acconsentito a rinviare il tema perché era più importante far passare il principio legato alla messa in agenda del mutuo sociale.
Sulla preferenza nazionale per gli assegnatari di case popolari proporrò alla federazione romana di lanciare in città una delibera di iniziativa popolare, per depositare in Campidoglio tantissime firme che renderanno inevitabile rendere giustizia prima di tutto agli italiani.


di Francesco Storace

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